Apple compie 40 anni, e siamo solo all’inizio!

Buon compleanno Apple. La società che ha dato i natali al Mac, e che ha rivoluzionato il mondo della tecnologia mobile con iPhone e iPad compie 40 anni. Ed è in splendida forma.
La storia di Apple inizia in un garage per mano di Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne il 1 aprile 1976, un giorno scelto non a caso: era quasi uno scherzo, una sfida contro il mondo. E quella sfida oggi è stata vinta.
Gli anni tribolati alla ricerca di un’identità, ad un passo dal fallimento, i flop come il Newton, la defenestrazione di Jobs, l’arrivo di John Sculley e i Mac concessi in licenza sembrano lontanissimi dalla Apple di oggi, che è verde e florida, attenta ai bisogni di chi lavora nelle fabbriche partner, che ha un’etica inclusiva pro-LGBT e che è molto meno di nicchia rispetto a un tempo.
La filosofia della mela è molto più che un astratto mantra aziendale; è arte, è eleganza, è usabilità, è ecosistema al servizio dell’utente. C’è una cura infinita nei dettagli dietro ogni scelta di design, e questo amore per il prodotto finale si ripercuote sull’esperienza d’uso: non a caso, gli utenti Apple sono tra i più fedeli del mercato.
Il primo Mac della storia era anche il primo computer mainstream dotato di un’interfaccia grafica e di un mouse. Le icone erano quelle -ora storiche- disegnate da Susan Kare, che in seguito ha lavorato per Microsoft, Facebook e altri pezzi grossi. I Mac sono sempre stati connessi tra loro, nascevano per la condivisione, e ben presto per essere su Internet, e non si sono mai posti il problema di abbandonare vecchie tecnologie quando i tempi lo richiedevano: quando il Mac del 1998 rinunciò al floppy drive, introdotto 14 anni prima, molti utenti insorsero, ma ben presto l’informatica diete ragione a Cupertino e pochi anni dopo i floppy sparirono dalla circolazione.
E tutto ha sempre un senso, come i famosi puntini di Jobs che si uniscono solo quando guardi il disegno dall’alto. Da OS X è derivato iOS, e dalle tecnologie del trackpad dei MacBook si sono evoluti il Touch Screen di iPhone prima e iPad dopo. E iTunes, che un tempo serviva solo per ascoltare la musica e acquisire i CD, si è trasformato prima in un hub digitale necessario a organizzare le informazioni e sincronizzarle sui vari dispositivi; per diventare oggi uno store completo, dove trovare app, musica, film, spettacoli e libri. Infine, l’incursione nel mondo degli orologi che sta devastando il mercato svizzero come vaticinava per scherzo o forse no Jonathan Ive è storia nota a tutti.
Gli ultimi 40 anni di storia sono stati complicati e ricchi di colpi di scena, ed è inevitabile domandarsi che altro succederà nei prossimi 40, quali altri prodotti rivoluzioneranno le nostre vite e quali tecnologie cambieranno per sempre la faccia dell’informatica consumer come la conosciamo. Forse sarà Apple Car, o forse chissà che altra diavoleria. O forse chissà, magari una minuscola startup che lavora nell’ombra e che nessuno conosce sta già sviluppando la prossima rivoluzione digitale che seppellirà Apple, Microsoft e Samsung, va’ a saperlo. È il bello della tecnologia, baby.
Pulli e Iannielo: disponibile in tutte le radio dall’11 dicembre il nuovo singolo “When Your Love ...
New-Time-Music
New-Time-Music