Bright Magus: tornano con il brano “Lullaby for my father”
Dal 6 ottobre disponibile su tutte le piattaforme digitali e nelle radio “Lullaby for my father”, il nuovo singolo dei Bright Magus.
Si tratta del nuovo singolo che anticipa l’uscita del loro primo album “Jungle Corner”.
“Lullaby for my father” è il brano meno davisiano dei Bright Magus e vede la partecipazione di Enrico Gabrielli dei Calibro 35. Si tratta di una composizione di Mauro Tre che risale al 1993 dedicata al padre scomparso un paio di anni prima.
Una “ninnananna”, una carezza post-mortem, un gesto pacificatore, un abbraccio che sciogliesse il peso dei non detti in forma di per-dono.
La forma del brano e le armonie sono di ispirazione shorteriana. Mentre la melodia è sviluppata partendo da una frase semplice, ripetuta e variata secondo le tensioni armoniche.
“Jungle Corner” in uscita in autunno è un album in cui jazz, funk, rock, avant e psichedelia si fondono in un sound fluido. Guidato e spinto dalle cinque eccezionali personalità che interagiscono tra improvvisazione e scritture originali dentro e fuori l’estetica di tale nume tutelare.
Il disco contiene 6 brani inediti registrati in presa diretta, liberi da strutture rigorose e durate prestabilite.
Bright Magus è un quintetto strumentale che nasce sotto l’ascendente del metafisico periodo elettrico di Miles Davis.
Giovanni Calella e Leziero Rescigno condividono da sempre una passione viscerale e magica per Miles. Spesso hanno immaginato di concepire musica ispirata al suo periodo più eclettico e psichedelico, quello delle registrazioni per la Columbia dal 1969 al 1972.
Appena un anno fa si sono fatti coraggio e hanno dato il via al reclutamento dei musicisti che dovevano avere la giusta attitude e conoscenza. Il chitarrista Alberto Turra è stato il primo ad essere interessato al progetto. Poi sono arrivati Mauro Tre Pianista/Tastierista e Gianni Sansone alla Tromba.
Dopo alcune session di improvvisazione radicale, i cinque musicisti si sono resi conto che certe suggestioni sonore sono arrivate senza particolari difficoltà. Tutti conoscevano la materia prima e si sono divertiti a rimescolarla liberamente, mantenendo intatte le loro personali caratteristiche espressive e creative.
Prima di realizzare il primo album “Jungle Corner”, la band ha fatto qualche live per amalgamare l’insieme delle idee. Venute fuori durante le impro registrate da Tullio Treffiletti nell’home studio del trombettista.
Il pubblico ha reagito benissimo ed è stato un segnale per capire che stavano andando nella giusta direzione.
Qualche mese dopo i Bright Magus hanno registrato in tre giorni di presa diretta tutto il materiale. Che nel frattempo si era arricchito di temi melodici più strutturati e stesure meno casuali.
Fonte: Ufficio Stampa ( Red & Blue Music Relations )
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