Ciccio Merolla: dal 7 luglio arriva il brano “Malatìa (Capri Remix)”
Prendete un brano acustico sanguigno e vero, nato ‘ncòppa ai quartieri e scritto mesi fa da Ciccio Merolla, maestro di percussioni partenopeo dalla carriera decennale.
Quindi prendete “Malatìa” un brano iconico pelle e voce, ridategli una veste dance contemporanea con la nuova versione “Malatìa (Capri Remix)”. Quest’ultima prodotta dal team Itaca di MERK & KREMONT disponibile in radio e in tutti gli store dal 7 luglio.
Capirete adesso da dove nasce il nuovo tormentone radiofonico dell’estate, nella lingua dell’anno come il napoletano.
Il segreto è anche nelle mani di questi «due geni assoluti» come li ha definiti Tiziano Ferro. Ovvero una firma riconoscibilissima già ammirata nelle collaborazioni con Elodie e Tiziano Ferro stesso ed artefici anche dell’ultimo singolo di Marracash e Tananai.
Sono storie di reincarnazione musicale che in musica si incontrano spesso. Però per offrire una nuova veste serve il telaio su cui poggiarla. E su questo lavoro di artigianato originale, Ciccio Merolla non ha rivali.
Il percussionista napoletano è un vincente silenzioso e inaspettato. La musica pelle e voce del percussionista cantante, è rinata tra andamento dance e carezze di chitarra classica di color flamenco.
Prendete le rime di Merolla e Lucariello, unite le voci dello stesso Merolla e Carolina Franco nell’ipnotico ritornello. Ecco a voi “Malatìa (Capri Remix)”.
Un brano che smentisce le regole del music biz. Per avere successo nel panorama musicale dicono non puoi emergere senza budget promozionale, sponsorizzazioni social, strategie di marketing, compravendita di playlist o followers.
Ed ecco che la rinascita di un brano disintegra ogni luogo comune. Puro esempio di pianta innaffiata a gocce di passaparola, senza supporti di influencer o “amici” ben allocati. Le emozioni vere viaggiano liberamente e non si barattano.
Parlando di contaminazione, Ciccio Merolla racconta che come spesso accade nelle canzoni il suo brano è figlio del contagio. Ci sono palesi reminiscenze nella linea melodica del suo singolo, facilmente riscontrabili in “Guataquì (Berroche)”, canzone del 2009 della star della tambora colombiana Martina Camargo.
Inutile poi rimarcare l’effetto esperanto della lingua partenopea. La lingua con cui Merolla ha dato vita al pezzo dei record è il chiavistello globale. Chiamiamolo effetto Tik Tok, perché chiunque sta usando il tema musicale per dare vita ai propri video più originali, in ogni angolo del Globo.
Fonte: Mark Imbruglia ( Time Records )
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