Coldplay “A Head Full Of Dreams”

Il nuovo video dei Coldplay è pieno di stereotipi sull’India
Per la serie VIDEO più belli dal web, pubblicato su YouTube il 29 gennaio 2016, presentiamo, tratto dal nuovo album dei Coldplay “A Head Full Of Dreams” (La testa piena di sogni), il secondo singolo che sta per essere acclamato un vero successo.
Mostra i soliti santoni e le solite atmosfere “mistiche”, e ha fatto riparlare
di quello che non funziona nella rappresentazione degli indiani nei media occidentali
La questione è da anni dibattuta: secondo alcuni, il fatto che diversi personaggi indiani della cultura pop occidentale siano goffi o nel migliore dei casi bizzarri rafforza alcuni degli stereotipi più diffusi sugli indiani, come ad esempio l’idea che parlino in modo strano, che mangino solo cibo piccante o che siano impacciati nelle relazioni affettive. Gli esempi più citati a riguardo sono quelli di Apu Nahasapeemapetilon deiSimpson e Raj Koothrappali di Big Bang Theory. Apu è un personaggio secondario fra i più apprezzati dei Simpson, ma in molti ci hanno visto una rappresentazione stereotipata dell’immigrato indiano “medio”: gestisce un minimarket fornito di schifezze quasi sempre aperto, si sposa tramite matrimonio combinato e parla in modo bizzarro. Raj Koothrappali invece rappresenta lo stereotipo del ragazzo indiano che va a studiare all’estero: è molto intelligente ma introverso, legge moltissimi fumetti e non riesce a parlare con le ragazze.
Ma i Coldplay non sono gli unici che di recente hanno girato un video pieno di riferimenti un po’ datati sull’India: il video di “Bounce” della rapper australiana Iggy Azalea, uscito nel 2013, mostra una specie di coloratissimo matrimonio indiano, in cui lei è vestita più o meno come Beyoncé in “Hymn For The Weekend”.
La giornalista Nishita Jha si è stupita del fatto che un video come quello di “Hymn For The Weekend” sia stato girato dal cantante dei Coldplay Chris Martin, che è molto impegnato politicamente e che di recente ha fatto un viaggio proprio in India (fra le altre cose ha tenuto un concerto a sorpresa a New Delhi). Scrive Jha:
È lecito chiedersi perché Martin, i Coldplay o il regista del video Ben More abbiano fatto ricorso a questi vecchi cliché per parlare dell’India. Nel periodo in cui è stato qui come ambasciatore dell’associazione Global Poverty Project, Martin ha incontrato il primo ministro Narendra Modi, il governatore di Delhi e diverse ONG che lavorano in India fra cui Oxfam. Ha inoltre visitato un bar del posto, ascoltato il cantautore Raghu Dixit e visitato le baraccopoli di Kalyanpuri e incontrato i raccoglitori di spazzatura nel quartiere di Madanpur Khadar, a New Delhi. Perché nessuna di queste figure viene mostrata nella sua “head full of dreams”?
Talvolta agli attori di origine indiana viene espressamente chiesto di recitare la parte del “personaggio indiano”: recentemente Aziz Ansari, uno dei giovani comici più apprezzati negli Stati Uniti, ha detto di aver rifiutato una parte nel film Transformers perché la produzione gli aveva chiesto di recitare con un forte accento indiano. Circa un anno faBuzzFeed aveva realizzato un video in cui dei giovani indiani commentano gli stereotipi sulla cultura indiana presenti nei film e nelle serie tv americane.
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