Ferrari: svelata a Maranello la nuova GT Portofino

La Ferrari ha scelto Portofino per dare il nome alla nuova Gran Turismo che prende il posto della California T, in omaggio al piccolo porto naturale ligure da sempre sinonimo di eleganza ed esclusività, ma, come la California, capace di evocare sogni, vita da jet set e guida all’aria aperta. Pur essendo una “entry level”, parliamo sempre di una creatura di Maranello da 600 cv e accelerazioni da 0 a 100 km/h in soli 3,5 secondi, che la rende la più potente convertibile a offrire contemporaneamente il tetto rigido retrattile, un baule capiente e una grande abitabilità, arricchita da due posti posteriori utilizzabili per brevi percorrenze.
Fara il suo debutto, da Regina, al prossimo Salone di Francoforte. Rispetto al modello che sostituisce, la Ferrari Portofino appare più slanciata soprattutto nella vista laterale, che nella California aveva attirato qualche critica. La coda rimane alta per contenere il tetto quando ripiegato, ma ora è più filante e meglio integrata con le fiancate. L’auto sembra una vera coupé a tetto chiuso, mentre i rigonfiamenti sugli archi passaruota e il piccolo alettone posteriore snelliscono la vista d’insieme quando la capote è abbassata. Disegnata dal centro stile della casa di Maranello, riprende alcuni particolari dalla 812 Superfast, come la mascherina molto bassa ed i fari anteriori a forma di L e non più a sviluppo verticale come sulla California T.
Completamente nuovo il telaio, grazie al quale la Portofino può vantare una significativa riduzione del peso ed una maggiore rigidità torsionale rispetto alla California T, dovute all’esteso utilizzo di moderne tecnologie di produzione. Sotto il lungo cofano trova posto un V8 aggiornato con l’introduzione di nuovi componenti meccanici specifici e da una taratura dedicata dei software di gestione del propulsore, che hanno reso ancora più caratteristico il suono del motore, soprattutto con il tetto aperto. Il lavoro degli ingegneri Ferrari, oltre a garantire un incremento di 40 cavalli rispetto alla California T, si è focalizzato sull’efficienza adottando nuovi pistoni e bielle, rinnovando il disegno dell’impianto di aspirazione e la geometria di tutta la linea di scarico. Il nuovo collettore di scarico riduce le perdite di carico, elemento fondamentale nel dare al motore Ferrari la caratteristica prontezza di risposta con zero turbo lag.
Tutto questo, abbinato al Variable Boost Management, che eroga la coppia in funzione del rapporto della marcia innestata, permettendo alla Ferrari Portofino di aumentare le accelerazioni in tutte le marce ottimizzando allo stesso tempo i consumi. Molte le novità riguardanti la dinamica del veicolo, dove viene adottata per la prima volta su questa tipologia di Ferrari il differenziale posteriore elettronico di terza generazione (E-Diff3) integrato con il F1-Trac, che migliora sia il grip meccanico che il controllo della vettura al limite.
Come sulla 812 Superfast, lo sterzo beneficia di una risposta più diretta grazie alla riduzione del rapporto del 7 percento in seguito all’adozione del servosterzo elettrico (Eps), altra novità per una Ferrari granturismo. Le sospensioni magnetoreologiche riescono nell’impresa di ridurre il rollio e nel contempo assicurare un buon assorbimento delle asperità stradali, aumentando il confort a bordo.
All’interno dell’abitacolo troviamo il solito mix di eleganza e qualità di stampo “corsaiolo”, dove spicca il touch screen da 10,2″ che offre un’esperienza multimediale al passo con i tempi. Come accennato, la Ferrari Portofino debutterà al prossimo Salone di Francoforte, mentre le vendite inizieranno nel corso del 2018.
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