Zara: a causa della pandemia ha deciso di chiudere 1200 negozi e puntare sull’ecommerce

I danni causati dal Coronavirus si iniziano a vedere e Zara ha annunciato la chiusura di 1200 negozi in tutto il mondo. Sono centinaia di posti di lavoro persi.
Tre mesi di lockdown, il 90% dei punti vendita chiusi e una perdita netta di 409 milioni di euro nel primo trimestre. Questi numeri hanno destabilizzato pesantemente il bilancio dell’azienda spagnola che adesso cerca di contenere i danni. Infatti ha deciso di puntare sull’ecommerce e di potenziare il sito e l’esperienza di shopping online.
L’azienda spagnola Inditex proprietaria anche di Zara, Bershka, Pull & Bear e Massimo Dutti chiuderà tra i 1000 e i 1200 negozi. La maggior parte saranno tra Asia e in Europa. Verranno chiusi i negozi più piccoli e meno redditizi e ne verranno poi aperti altri 450 nuovi.
Strategie di mercato che mirano a limitare al massimo le perdite dei mesi scorsi e a superare la fase di stallo che viviamo adesso.
Il problema non è solo il timore di andare nei negozi, ma l’aver perso la leggerezza di fare una passeggiata al centro commerciale. E nel caso passare da Zara, o in altri negozi e farsi un regalino. La pandemia non solo ci ha chiusi tutti in casa, ma è come se avesse ridimensionato i nostri bisogni nel bene e nel male.
Lo shopping online ha compensato il crollo delle vendite causato dalla chiusura dei negozi. Quindi Inditex intende potenziare questo comparto con strategie mirate per invogliare i clienti a fare acquisti. Le vendite online sono aumentate del 50% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso e del 95% rispetto all’aprile 2019.
L’azienda intende ricavare stabilmente dalle vendite online il 25% del fatturato entro il 2022.
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