Amsterdam: il comune sta valutando la chiusura dei coffee shop agli stranieri
Nonostante la pandemia di Coronavirus che impedisce di viaggiare in giro per il mondo, la città di Amsterdam sta già pensando al futuro.
In particolare lo fa mettendo a punto una misura chese approvata, cambierebbe radicalmente il turismo in città. Si tratta della chiusura dei famosi coffee-shop agli stranieri. La proposta di vietare l’accesso ai famosi locali del paese è stata avanzata dal sindaco Femke Halsema. Si tratta di luoghi dove si può consumare cannabis entro i limiti previsti dalla legge olandese.
La cannabis infatti è tecnicamente illegale nei Paesi Bassi, ma il possesso di meno di cinque grammi è stato depenalizzato nel 1976. La produzione rimane proibita, ma nonostante ciò i coffee-shop possono venderla ed è possibile consumarla al loro interno.
L’ipotesi di chiusura ha visto l’appoggio dalle autorità per la sicurezza. Con lo scopo di contenere le conseguenze del turismo “a basso costo” di cui è vittima la capitale dei Paesi Bassi. Oltre alle presunte infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore. La stretta dovrebbe riguardare ben 166 locali e dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2022.
Una novità che però potrebbe colpire duramente il turismo locale. Infatti i coffee-shop sono la meta principale del 58% delle 20 milioni di persone che ogni anno visitano l’affascinante città dei canali.
L’opinione pubblica a tal proposito è spaccata, c’è chi guarda con favore alle restrizioni. Mentre c’è chi sottolinea che la chiusura agli stranieri dei locali, potrebbe riportare in strada il commercio e il consumo delle droghe leggere. Con l’effetto di aumentare e non diminuire la criminalità.
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