CommonPass: arriva il passaporto sanitario digitale, per spostarsi in modo sicuro nel mondo
Il Covid ha fermato il mondo imponendo la chiusura delle frontiere di decine di Paesi. Oltre a regole diverse a seconda della destinazione che prevedono quarantene, test, ingressi selezionati in base alla provenienza.
Mentre la pandemia continua a imperversare, la vera sfida è quella di tornare a viaggiare per rimettere in moto il settore turistico. Cercando di risollevare anche le sorti delle compagnie aeree e dei loro dipendenti in preda alla più grave delle crisi nella storia dell’aviazione civile.
Adesso arriva una possibile risposta, si tratta di CommonPass. Un passaporto sanitario digitale, per spostarsi in modo sicuro ovunque nel mondo.
Si tratta di una app che attesta che il passeggero a cui è intestata è negativo al Covid-19. Il tutto in base a test conseguiti in laboratori certificati e che, quando sarà disponibile, ha fatto anche il vaccino.
Ogni passeggero carica questi dati sul cellulare compilando un questionario sanitario diverso a seconda del Paese di destinazione. Se possiede i requisiti, l’app gli dà conferma che può viaggiare generando un QR Code, che viene poi scansionato al momento dell’imbarco.
Un sistema che dà la certezza che il passeggero intestatario dell’app non sia malato. Anche perché certificando i dati sanitari in digitale, sarebbero definitivamente aboliti quelli cartacei che ora tanti viaggiatori portano con sé. Quest’ultimi fatti da laboratori sconosciuti e in lingue che spesso chi deve controllare agli imbarchi non conosce nemmeno.
CommonPass è in fase di sperimentazione con Cathay Pacific Airways e United Airlines. In fase di test su voli tra Londra e New York (United) e tra Hong Kong e Singapore. Inoltre sono già diverse le altre compagnie pronte a fare lo stesso per rotte in tutto il mondo.
In Italia Alitalia ha introdotto i voli Covid free per alcuni aerei tra Linate e Fiumicino. Infatti sarà consentito imbarcarsi solo dopo essere risultati negativi al Covid facendo il test sierologico rapido in loco. Lo stesso hanno fatto compagnie come Emirates per voli internazionali.
La vera sfida adesso però, è uno standard universale che consenta ai passeggeri di avere certezze sulle regole per viaggiare. Oltre alle compagnie di non correre rischi, e ai Paesi di destinazione di poter accogliere visitatori che non rappresentino un potenziale veicolo di contagio.
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