The Sanctuary: in vacanza nel cuore di Roma a due passi dal Colosseo per sentirsi come ai tropici

Bastano cinque minuti a piedi dal Colosseo per sentirsi in vacanza. Succede appena entri al “The Sanctuary”, tra palme, chioschi di bambù, tavoli imbanditi di frutta esotica e lettini balinesi intorno a una grande piscina.
In centro a Roma come ai Tropici, in un posto così pieno di pace che nella caotica città più bella del mondo è bello trovare.
“The Sanctuary” è la meta delle ricercate fughe romane. Nel quale la gioventù dorata capitolina, politici, star del cinema e cacciatori di relax di ogni età si danno appuntament. Concedendosi qualche ora di relax nei weekend d’inverno e intere giornate di sole d’estate. Un indirizzo che tutti vorremmo conoscere, specie in quest’estate così anomala in cui partire è complesso.
«Per The Sanctuary abbiamo pensato a un villaggio multiculturale» dice Stefano Papa, che ha progettato lo spazio con il socio Simone Menasse. Portando la sua lunga esperienza nell’interior design di alcuni dei più modaioli locali capitolini. Oltre che anche un pezzo della sua vita in viaggio, che trascorre per grand parte dell’anno tra Tulum in Messico e la Thailandia.
«Abbiamo pensato a uno spazio dallo stile etnico, tra l’indios e il balinese. Scenografico ma anche funzionale per dare alle persone l’ispirazione per provare tante esperienze diverse. Qualcosa di insolito rispetto alla canonica idea di “locale”, dove le energie della notte si mixano con quelle del giorno. E nel quale ognuno può fare quello che più gli piace».
Il risultato è un camaleontico eco retreat dove puoi entrare alle 10 di mattina e andar via alle due di notte senza annoiarti mai. Arrivi con il pretesto di lavorare approfittando di spazi comodi e funzionali per lo smartworking. Fai una lezione di yoga per staccare e poi un pranzo leggero dopo un tuffo in piscina. Oppure puoi startene in un angolo tranquillo a prendere il sole e leggere un libro proprio come faresti al mare. Continuando a rilassarti in uno spazio dedicato a massaggi e bagni sonori.
Al tramonto tutto cambia, il The Sanctuary si anima con incantatori di serpenti, ballerine di danza del ventre e artisti di strada. Portando persino un pizzico di magia in più. Il bar accende le luci e serve cocktail dai nomi esotici e il ristorante prepara i tavoli tra le palme. È l’inizio di un altro viaggio per una cena in cui assaggiare cucina sudamericana e orientale.
Nel format di The Sanctuary non è cambiato molto rispetto al periodo precedente all’epidemia. L’unica cosa che manca è la discoteca che per ora è ferma.
Come sempre è obbligatoria la prenotazione su ( www.thesanctuaryroma.it ). Ma c’è tanto altro da fare sia di sera che di giorno, con programmi che cambiano di continuo tra lezioni di yoga e spettacoli.
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